venerdì 18 luglio 2014

CRESCERE...CHE FATICA!



"Beata te che sei ancora piccola, quando crescerai vedrai"
Quante volte mi è stata detta questa frase, e quante volte ho pensato,ma andate a fanculo, che ne sapete voi di quello che sto passando io; è sempre stato facile per gli altri giudicare, sparare finti consigli dati a caso o magari sparare sentenze senza conoscere nemmeno un briciolo di quello che accadeva.
Qualche giorno fa i  miei genitori hanno avuto la sentenza ufficiale della separazione, qualche giorno fa ho litigato con mio padre, fino a qualche giorno fa pensavo ancora di aver bisogno di qualcuno che si prendesse cura di me nella mia vita, fino a qualche giorno fa pensavo ancora di aver capito qualcosa, ma oggi mi sono resa conto che in realtà non è così.

Analizzando il percorso che ho fatto negli ultimi tempi, beh mi sento abbastanza una fallita.
Un anno fa ho deciso di mollare tutto e di seguire M. in Spagna, abbiamo convissuto per 4 mesi dopodichè sono venuta via, il perchè? non lo conosco, non sono stati sicuramente i miei sentimenti per lui a farmi cambiare idea, lo amavo alla follia, è l'unico uomo che riesco a vedere al mio fianco quindi  non è stato quello a farmi andare via, è stata la mancanza della mia famiglia forse, l'improvvisa ricomparsa di mio padre nella mia vita che cerca costantemente di rimediare alle mancanze della mia infanzia, non lo so, quello che so è che una volta venuta via di la, appena ho constatato che a lui non importava nulla di me, se c'ero,se non c'ero, appena mi sono accorta che non ha proferito parola sulla sua voglia di riavermi li, io ho deciso di mettere un punto alla nostra storia e di "andare avanti".
Cosi mi sono trasferita a Siena per frequentare un corso di laurea che ho fatto realmente non so come, li ho ripreso i chili persi, il grasso ha ricoperto le ossa oramai troppo sporgenti per la mia famiglia, e io ho ricominciato a sentirmi inadeguata, sporca, brutta, immeritevole, grassa. 
Il giorno del mio compleanno risento M. mi comunica che a Natale sarebbe tornato a Napoli per trascorrere un pò di tempo con i suoi amici, e mi comunica che tra le tante che ha avuto dopo di me ,c'è stata anche sua cognata. Mi è ricrollato il mondo addosso, sono stata male di nuovo,abbuffate,vomito depressione, tagli, non è mancato nulla all'appello. ma la voglia di lui che nonostante il mio essere mi accetta, l'amore,la mancanza il non so cosa mi hanno spinto ancora una volta tra le sue braccia, così abbiamo trascorso 20 giorni insieme, una favola, lui non ha minimamente sospettato i miei attacchi, io non ho minimamente dato modo ne a lui ne a nessuno di capirlo. 
A gennaio è ripartito, e insieme a lui ha portato via un pezzo di me, quando se n è andato mi
 sono completamente spenta, l'unico pensiero era riuscire a riaccimolare dei soldini per fare in modo che potessi andare da lui a trascorrere qualche altro "giorno felice", così ho cominciato a lavorare in un ristorante, ho fatto il biglietto, ma lui non ha retto "il mio essere troppo pesante e ossessiva", nel mandargli una foto non mi sono accorta che si vedeva la fascia che portavo per nascondere i tagli, lui mi ha attaccata e abbandonata di nuovo, e cosi abbiamo smesso di sentirci
Tutto fino  a Maggio, fino a che in me non è ricomparso il suo fantasma, avevamo progettato tutto, dovevo solo fare il biglietto e partire, ma appena ha saputo che non ero "guarita" ha ricominciato ad attaccarmi a dirmi che nn la vuole una persona accanto che mangia e vomita, che nn può vivere con la paura che può tornare a casa e trovarmi morta in bagno, e che quindi preferisce che le cose restino cosi.
Ecco...questo è quanto... intanto sono tornata a casa, ho portato a termine l'anno accademico, e mio padre mi ha esplicitamente detto che se voglio studiare devo farlo qui, a casa mia e che non vuole per nessun motivo al mondo che vada via. Quindi ora mi ritrovo qui, a dover rinunciare a tutto il percorso universitario passato, ad iscrivermi ad un anonima facoltà di economia, a subirmi i problemi di tutta la mia famiglia e a tenermi tutto dentro come sempre, a combattere contro il grasso accumulato a Siena, e tutto questo lo faccio da sola, senza nessuno che mi stia accanto e che ogni tanto mi dia un abbraccio, senza nessuno che riesca a capire come sto realmente io, senza nessuno, IO DA SOLA.

Cos è crescere? beh secondo me crescere e capire che alla fine dei conti se sempre tu sola contro il mondo, sei sempre tu che ti ritrovi a combattere contro i tuoi fantasmi del passato, quello stesso passato che ti da la forza di indossare una nuova maschera ogni giorno e di riuscire a sopravvivere.

Ecco tutto... Non volevo annoiarvi, ma questo è l'unico modo per "cacciare tutto quello che ho dentro".

Vi abbraccio forte tutte, una per una, vi voglio bene!

3 commenti:

  1. Sei tanto dolce, grazie del commento che mi hai lasciato! :)
    Mi dispiace che devi affrontare tutto da sola, ma adesso che lo hai capito potrai agire di conseguenza. Ora sai che puoi contare solo sulle tue forze e che non appoggiandoti a nessuno, nessuno ti potrà mai tradire o voltare le spalle. Ogni situazione ha i suoi lati negativi e i suoi lati positivi. Tutto sta nel concentrarsi su quelli positivi. Non mollare! Ti sono vicina.
    Un bacio
    L.

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  2. Lascialo stare, cara. Una persona che ti dice una cosa del genere non ti merita assolutamente. Ma come si permette?
    Uno dei miei ex mi disse che non voleva baciare una ragazza che aveva vomitato, che i dca sono stronzate e che gli faceva schifo sentire le ossa mentre facevamo sesso, e l'ho subito cancellato dalla mia vita.
    Non abbiamo bisogno di queste persone, abbiamo diritto all'amore, dobbiamo cercare qualcuno che ci stia accanto nonostante le nostre debolezze, che ami anche quelle, che accetti di vederci sputare l'anima dopo tre ore di step e ci dica comunque che siamo bellissime, che sopporti i nostri scleri se non vogliamo scendere dalla macchina per andare in pizzeria con gli amici, che accetti le nostre paranoie e cerchi di salvarci, non di affossarci ancora di più.
    Sei giovane e sei una bella persona, meriti il meglio, non è il momento di accontentarti.
    Un bacio.

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  3. Non soffrire per una persona così, io sono piccina rispetto a te, forse non è lo stesso, ma capita anche a me di pensare al mio ex, io avevo 16 anni e lui 18, non sapevo cos'era l'amore, forse il mio allontanarmi da tutti non mi ha mai permesso di scoprirlo, lui mi disse che voleva aiutarmi, che se facevo male a me era come se facessi male a lui.. ero così felice di aver trovato una persona così.. che durante i litigi in casa e il disastro che stavo diventando mia stava vicino. Quando ha notato che io non smettevo di tagliarmi, e che mangiavo poco e nulla, ha cominciato a picchiarmi.. e io, forse spinta dalla mia rassegnazione, non mi sono mai ribellata, tutto questo è durato per un anno e mezzo, finché mia mamma non mi ha strappato via da questo mostro, dovevo accorgermi prima dalle sue parole di disprezzo che sarebbe finita così.. se ci pensi eravamo sole anche se al nostro fianco avevamo loro, chi ci ama ci accetta con tutti in nostri tagli, le vomitate, le crisi, le abbuffate.. siamo un pacchetto completo, prendere o lasciare ;)
    Un bacione. (sono nuova, ti seguo.)

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Grazie perchè ci sei..